Pagelli a bolentino a Castiglione della Pescaia

Se potessimo misurare il grado di difficoltà della pesca ai pagelli a bolentino, in una scala tra 1 a 10, troveremmo un valore piuttosto basso: si può tranquillamente ipotizzare che si aggiri tra 2 e 3! Non che la pesca non sia tecnica, anzi… il pagello, soprattutto negli esemplari più grandi, è pesce molto smaliziato e diffidente, ma come viene abitualmente praticata in Toscana si rivela molto comoda, veloce da organizzare e godibile da tutti.

Ne è un esempio l’ultima uscita dell’anno, improvvisata con Marco in mezz’ora; emblematica la telefonata della sera prima per organizzare:

MARCO- Umbe, com’è?

IO- Tutto bene.

MARCO- Senti fa un freddo cane ma 2 pagelli sotto costa ce li dovrebbe far fare… che si fa, andiamo?

IO- Guarda Marco verrei volentieri ma domani sono con mio figlio e…

MARCO- … porta anche lui… tanto siamo a pagelli!

IO- … quasi quasi… dai! I gamberi li prendo io, poi che manca?

MARCO- Niente, ho una scatola di saltarelli (detti anche koreani), non serve nient’altro!

La pesca ai pagelli a bolentino in quasi tutta il litorale si pratica a scarroccio, con canne e mulinelli di media potenza, su fondali dai 20 ai 70 mt ed innescando gamberi o vermi facilmente reperibili in qualsiasi supermercato o negozio di pesca.

Lo spot

Usciamo dal porto di Castiglione della Pescaia e dopo appena 10 minuti di navigazione in direzione S-SE arriviamo sulla posta: una lunga distesa di fango dai 20 ai 30 metri alternata da delle isolette di “macciotto” e qualche scoglietto che si stacca dal fondo al massimo mezzo metro… l’ideale per il nostro obiettivo di oggi! E’ proprio lì infatti che solitamente si raggruppano e si trovano gli esemplari più grandi. Quando si riesce ad individuarne uno verrebbe voglia di ancorarsi… non lo fate, l’imperativo per il pagello è solo uno: MOVIMENTO! La pesca ai pagelli a bolentino pretende il movimento dell’esca, il movimento del piombo! L’esca che fluttua, il piombo che si stacca dal fondo e appoggiandosi alza una nuvola di fango sono elementi quasi imprescindibili per l’attacco del pagello. Molto meglio inserire un marker sul GPS e risalire una volta che scarrocciando non si hanno più tocche.

Spot di pesca ai pagelli

Le attrezzature: nylon o dynema?

Oltre alla facilità di esecuzione, il piacere di praticare la pesca ai pagelli a bolentino, sta proprio nella semplicità delle attrezzature che si vanno ad impiegare. Sono sufficienti canne di media potenza, da 100 a 200 grammi,  con lunghezze di 3 – 3,5 metri (ottime le Colmic Galactic 3 – 3,80 MT 75-350G) e mulinelli 4000 o 5000 (molto buoni gli Shimano Sahara 4000 R); discorso a parte su ciò che carichiamo in bobina in quanto dipende da su che fondali esercitiamo la nostra azione di pesca. In linea di massima fino ai 40 metri personalmente preferisco il nylon, più elastico e quindi meno avvertibile dal pesce; all’aumentare della profondità diventa via via però sempre più “obbligatorio” il dynema in quanto ci favorisce nel percepire anche le tocche più lievi di pesci apatici o smaliziati

 

Il finale

Pagelli pescati a bolentino

Il finale per la pesca ai pagelli a bolentino è un classico piombo terminale a 2 o 3 braccioli di lunghezza dai 25 ai 35 centimetri e diametri compresi tra lo 0,18 e lo 0,22, ami dal 5 al 8. A volte risulta vincente inserire prima dell’amo perline colorate o piccoli luminous bait che hanno l’effetto di stimolare gli attacchi alle nostre esche in giornate difficili. In giornate dove le mangiate abbondano si può diminuire ulteriormente la lunghezza arrivando anche a 20 o 15 centimetri.

 

La pescata

Ha da poco albeggiato ed è una bella giornata, il freddo si fa sentire ma un bel sole ci da il giusto tepore. Caliamo le lenze, siamo tutti concentrati sulle vette delle nostre canne; 5 minuti di scarroccio e la prima tocca sul mio cimino. L’abboccata è decisa, sincera, inconfondibile… aspetto qualche secondo, altre 2 testate, ferro. Non è grande e dopo alcune fughe sul fondo inizia a venire su… quando arriva in superficie l’esclamazione è automatica: «ci siamo, il seme è giusto!»

Le mangiate non sono frequenti ma scarrocciando a 0,6 nodi battiamo un buon tratto di mare e quando capitiamo sul branchetto i nostri amici rispondono. Si alternano fragolini a bastardi ma la stragrande maggioranza è di piccole dimensioni; ogni tanto esce il pezzo da 300-400 grammi. Marco seleziona di più pescando con ami del 6 ed innescando solo gambero; io con ami dell’8 e innescando anche saltarelli ho più toccate ma la taglia è prevalentemente piccola. Andiamo avanti fino alle 14:00 provando su varie batimetriche ma il risultato non cambia: la taglia oggi è questa!

Il sole è alto e per essere il 31 dicembre fa caldo… è l’ora di riporre le attrezzature. La pesca ai pagelli a bolentino si è confermata pesca facile ed accessibile a tutti; anche il più piccolo si è divertito un sacco prendendo diversi pesci e facendo anche la sua prima coppiola!!! Abbiamo passato splendidi momenti esercitando la nostra passione e stando in ottima compagnia ma la giornata verrà ricordata anche per una parola emessa da una vocina circa un milione di volte… Marcooo!!!

piccolo pescatore a bolentino

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